Terapie e trattamenti per la sclerosi multipla Associazione Italiana Sclerosi Multipla
L’AR è massimamente attivo su diversi tessuti quando un ligando promuove interazioni tra i domini AR N e C-terminale. Ciò è supportato dalle osservazioni secondo cui le mutazioni nell’AR che interrompono questa interazione portano a virilizzazione incompleta nei pazienti. Schmidt et al. ha dimostrato che la capacità di ridurre le interazioni N / C è il segno distintivo dei SARM che mostrano antagonismo nei tessuti androgeni.
- Gli estrogeni agiscono poi sui loro recettori presenti nella ghiandola mammaria facendola gonfiare e determinando la comparsa della ginecomastia.
- Il tamoxifene impedisce così agli estrogeni di comunicare con le cellule tumorali e di stimolare la proliferazione di queste ultime.
- Infine, un esperimento simile è stato condotto su topi castrati per valutare se l’S-23 potesse salvare i topi dall’atrofia muscolare indotta dalla castrazione.
- In tutto il mondo sono in corso numerosi studi allo scopo di sperimentare nuovi approcci alla malattia, per ottenere farmaci sempre più efficaci e con scarsi effetti collaterali.
Come i precedenti SERM, i decenni successivi potrebbero annunciare l’approvazione e l’uso diffuso dei SARM per una serie di indicazioni. Tuttavia, sono attualmente necessari ulteriori studi per determinare la sicurezza e l’efficacia di questi farmaci prima che siano approvati per l’uso clinico. Gli steroidi, spesso utilizzati per migliorare le prestazioni sportive o per raggiungere obiettivi estetici, sono farmaci che possono avere controindicazioni significative per chi li assume.
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La variabilità inter-umana è molto elevata e il recupero della spermatogenesi dipende probabilmente dalla dose di anabolizzanti e dalla durata del ciclo. Da studi condotti sulla contraccezione ormonale maschile, è noto che potrebbero essere necessari fino a 6 mesi dopo la prima iniezione di testosterone fino a che la conta spermatica diminuisca fino a 1 milione/ml. In totale sono stati analizzati i dati provenienti da 180 pazienti nel corso di 5 anni. Tutti erano impegnati in sport di forza e potenza e circa l’81% erano appassionati di bodybuilding. Con una piccola donazione Aimac potrà continuare ad assicurare ascolto, informazione e sostegno psicologico ai malati e ai loro familiari nel faticoso percorso di cura.
Una valida alternativa al trattamento con analoghi LHRH può essere rappresentata dal trattamento con LHRH antagonisti o antagonisti del GnRH (per esempio il degarelix), specie nei pazienti a maggior rischio di flare-up o nei quali sia necessario ottenere più rapidamente la risposta terapeutica. Gli antagonisti del GnRH inibiscono direttamente l’LHRH a livello ipofisario attraverso un meccanismo di tipo competitivo e bloccano la secrezione di LH e FSH senza determinare effetti agonisti, consentendo pertanto di evitare il fenomeno del flare-up. I cosiddetti agonisti dell’LHRH (o GnRH) agiscono a monte rispetto agli altri farmaci ormonali, perché bloccano la produzione dell’ormone luteinizzante (LH), con cui l’ipofisi stimola l’attività delle ovaie e dei testicoli. In particolare, in questo modo le ovaie smettono di produrre ormoni (ablazione o soppressione ovarica). Nella scelta del tipo di trattamento incidono anche l’età della donna e il suo desiderio di poter eventualmente avere dei figli dopo le cure.
Questi risultati non erano significativamente diversi da un gruppo trattato con fluoxymesterone, un androgeno sintetico. Un’altra possibile applicazione di SARM nella gestione del carcinoma della prostata è l’imaging mirato ai tessuti. Dato che l’AR è espresso in tutte le fasi dell’evoluzione del carcinoma prostatico, i SARM radioattivi marcati con iodio che raggiungono elevate concentrazioni intra-prostatiche potrebbero essere utilizzati per la diagnosi radiologica, in particolare per le malattie metastatiche.
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E’ un fenomeno in crescita che desta preoccupazione e che riguarda non solo gli atleti professionisti ma anche gli sportivi dilettantistici e amatoriali, il cui n… Poco importa se il vostro migliore amico con cui vi allenate non sembra avere mai avuto problemi con gli anabolizzanti; la realtà potrebbe essere molto diversa se analizzata dal punto di vista che vi ho spiegato e, in ogni caso, potrebbe essere diversa per voi, dato che ogni essere umano è diverso dall’altro. Le percentuali sono molto più alte se si analizzano specifici gruppi di popolazione come gli atleti dell’NFL o modelli professionisti maschili e femminili nel mondo del Fitness e della Moda, dove le stime salgono a ben più del 50% a seconda degli studi (3, 4, 5).
- Gli androgeni stimolano la produzione di globuli rossi nel sangue, un aumento della conduzione degli stimoli a livello delle cellule nervose e intervengono nel riparo dei danni muscolari che avvengono durante sforzi fisici intensi o successivi a traumi [1].
- I corticosteroidi per inalazione e quelli che vengono applicati direttamente sulla cute causano decisamente meno effetti collaterali rispetto a quelli somministrati per bocca, in vena o tramite iniezione.
- Ad esempio, il trattamento con cerotti al testosterone nelle donne con disturbo del desiderio sessuale ipoattivo dopo salpingo-ooforectomia bilaterale ha aumentato gli episodi di soddisfacenti incontri sessuali e aumentato desiderio sessuale.
- A questo ciclo, dopo un adeguato periodo in cui non vengono usati steroidi, può fare seguito un nuovo ciclo e così gli atleti procedono per diversi anni.
- La maggior parte dei soggetti avevano completato più di 3 cicli prima del ricovero e la durata di ogni ciclo variava considerevolmente.
La ginecomastia è stata osservata in 18 pazienti e trattata con tamoxifene in 8 casi. La ginecomastia solitamente recidiva dopo la sospensione della terapia, per cui, 6 pazienti sono stati indirizzati al trattamento con chirurgia plastica. Dal momento che massa e forza iniziavano a ridursi con l’interruzione, il 20% di loro, ad un certo punto, ne ha fatto un uso continuativo per più di 12 mesi. Alcuni soggetti hanno usato la strategia “blast and cruise” in cui cicli con dosaggi multipli ed elevati venivano alternati a una dose di mantenimento più bassa.
Come già accennato gli estrogeni sono prodotti a partire dal testosterone, pertanto una eccessiva quantità dello stesso ne determina una maggiore produzione, in quanto tale conversione è di natura enzimatica e gli enzimi aumentano la loro attività se aumenta la concentrazione dei substrati. In questo caso l’aromatasi produce maggiori estrogeni in seguito alla maggiore presenza di testosterone o di alcune molecole con struttura steroidi comprare simile. Un ulteriore effetto è la comparsa di rigonfiamenti dolorosi sotto i capezzoli definita ginecomastia. La ginecomastia è caratterizzata dallo sviluppo delle ghiandole mammarie nell’uomo a causa della eccessiva presenza di estrogeni conseguenti all’alto livello di ormoni maschili. L’infertilità deriva dalla mancata produzione di testosterone da parte delle cellule di Leydig, generando una insufficiente spermatogenesi.
Quando iniziare la terapia
In considerazione della variabilità della sclerosi multipla e delle caratteristiche specifiche della singola persona, il trattamento deve essere individuato da caso a caso attraverso un rapporto di fiducia tra l’équipe del Centro clinico SM e la persona con sclerosi multipla. • abbreviare le ricadute e ridurre la loro gravità (corticosteroidi), • prevenire le ricadute e prevenire o ritardare la progressione della malattia (Disease Modifying Therapy, DMT, trattamenti modificanti la malattia). Anche se, a oggi, non esistono terapie definitive che eliminino completamente la patologia, sono tuttavia disponibili numerosi trattamenti che – nella maggior parte dei casi – riducono l’incidenza e la severità degli attacchi della sclerosi multipla. Fra gli altri suoi possibili effetti avversi sono inclusi possibili disturbi del sonno. Dal punto di vista medicinale l’oxandrolone viene utilizzato per agevolare l’aumento del peso in situazioni di forte dimagrimento come quelle derivanti dall’essere stati sottoposti a un intervento chirurgico, da infezioni o da gravi traumi.
Non bisogna mai interromperne l’uso o modificarne la dose di propria iniziativa senza consultare il proprio specialista. Smettere la cura prima del tempo rischia di vanificare l’effetto protettivo del tamoxifene contro un possibile ritorno della malattia. Prima della menopausa, la maggior parte degli ormoni sessuali femminili circolanti è liberata nel sangue dalle ovaie.
L’impatto negativo sulla fertilità dell’uomo dovuto all’abuso di steroidi anabolizzanti androgeni è ormai noto e frequente non solo fra le categorie sportive come i bodibuilders, ma anche fra gli adolescenti che frequentano le palestre. Molti tumori del seno hanno sulla superficie delle loro cellule recettori per gli estrogeni, per il progesterone o per entrambi. Per verificare tale condizione, si effettua un esame istologico sul materiale prelevato nel corso di una biopsia o dell’intervento chirurgico, Se i recettori sono effettivamente presenti, si dice che il tumore è positivo per i recettori degli estrogeni (ER+) e/o per quelli del progesterone (PR+). Ciò significa che gli ormoni sessuali femminili stimolano la crescita della massa tumorale, e che quindi la terapia ormonale è indicata. Questo tipo di trattamento non viene preso in considerazione se il tumore non presenta i recettori (ed è quindi detto “negativo” per questi due fattori). La scelta del tipo di trattamento da adottare nei singoli casi, oltre che dal grado di avanzamento della malattia, dipende dal fatto che la donna sia già entrata o meno in menopausa.
Cosa sono gli steroidi e a cosa servono?
Tuttavia, va ricordato che l’uso di steroidi anabolizzanti a scopo “dopante” è proibito e può avere molti effetti collaterali, sia dal punto di vista fisico (come acne, crescita delle mammelle negli uomini), sia dal quello psicologico (sbalzi d’umore, comportamento aggressivo, irritabilità). Inoltre, effetti avversi importanti e pericolosi per la salute comprendono un aumento del rischio di infarto del miocardio, una possibile tossicità epatica e aumento del rischio di tumore epatici maligni. Inoltre, l’uso di alte dosi di AS per un lungo periodo è associato a diversi effetti avversi provocando seri disturbi del comportamento, patologie psichiatriche, aumento del rischio cardiovascolare. Nonostante la valutazione del rischio di sviluppare il cancro nei pazienti che hanno abusato di AS sia difficile, perché spesso l’uso di alte dosi è combinato con l’assunzione di altre sostanze lecite o illecite, va segnalato il pericolo del potenziale effetto degli AS sullo sviluppo e progressione dei tumori. La combinazione di queste sostanze può portare a un aumento di rischio di sviluppare neoplasie, dislipidemie ed elevato rischio cardiovascolare.